Offiziolo Alfonsino

Manoscritto miniato su pergamena, datato tra il 1505 e il 1510, formato cm 17 × 26, costituito da 199 carte: le prime 12 sono dedicate al calendario, 29 sono interamente miniate con cornice, stemma, testo e iniziali, 10 presentano piccole miniature, mentre tutto il testo, in scrittura gotica minuscola con caratteri regolari, è decorato con iniziali dorate; le 14 carte smembrate dal codice originale, ora conservate a Zagabria, sono state private della cornice esterna e rifilate sui quadri interni interamente miniati. La legatura di riferimento è quella settecentesca del frammento di Lisbona, in cuoio di Russia con cornici dorate sui piatti e sul dorso.

Il codice fu commissionato dal duca Alfonso I al miniatore Matteo da Milano. Appartenuto alla Biblioteca modenese fino al 1859, fu asportato dagli Estensi (assieme alla Bibbia di Borso e al Breviario di Ercole, con i quali costituiva il più celebre trittico della miniatura) e conservato come patrimonio della casa d’Austria-d’Este nell’esilio di Vienna; il corpo del manoscritto, privato delle 14 miniature di Zagabria, fu acquistato sul mercato antiquario dal collezionista armeno Gulbenkian per la sua Fondazione, ora a Lisbona.

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