Leonardo Da Vinci – Banconota da Lire 50.000

La moneta è uno dei manufatti più interessanti per lo studio nel nostro passato.
Sotto il profilo iconografico testimonia usi e costumi, civili e religiosi, illustra l’aspetto di opere d’arte ora in rovina o scomparse, ci trasmette la fisionomia di personaggi storici.
Essendo una delle principali manifestazioni del potere statale (nelle sue varie forme), sotto il profilo storico spesso documenta fatti e vicende e sotto il profilo economico è espressione significativa dello sviluppo di uno stato.

TIRATURA LIMITATA A SOLI 499 ESEMPLARI

Infine, intesa come reperto archeologico, la moneta oltre a risultare spesso un importante elemento datante, è indizio diretto della presenza umana,
testimone dello sviluppo di un sito attraverso i secoli, segnale di flussi di uomini e di mercanzie.
In realtà il termine Lira deriva dal latino libra che non indicava una moneta, bensi un peso. Precisamente doveva equivalere all’incirca a 325 dei nostri grammi, definita poi comunemente libbra.
La trasformazione della libbra in unità del nostro sistema monetale risale alla Riforma effettuata da Carlo Magno alla fine del VIII secolo.
Nel 794 l’imperatore emanò un Editto con il quale era fatto obbligo a tutti i sudditi di accettare nelle compravendite questi nuovi denari. Tale riforma stabiliva sul piano monetario il monometallismo argenteo e istituiva come unica moneta legale il denaro argenteo di cui le zecche dovevano consegnare 240 pezzi per ogni libbra di argento ricevuta.

Possiamo esprimere tale sistema nella seguente equivalenza: 1 lira = 20 soldi = 240 denari
in cui la lira e il soldo erano monete fantasma, solo il denaro era l’unica moneta effettiva.

Nei secoli successivi, molti tentarono di dare corpo alla moneta fantasma, ma si dovette attendere il XV secolo.
Ufficialmente la nascita delle prime banconote della storia italiana fu segnata dal Regio Editto del 26 settembre 1745 sotto il regno di Carlo Emanuele III.

 

Leonardo, immenso genio del Rinascimento, è uno dei più grandi e completi artisti della storia dell’uomo. Il suo multiforme talento ha infatti abbracciato non solo l’ambito propriamente artistico ma ha attraversato con estrema curiosità, fantasia e lucidità le più diverse aree della speculazione scientifica e delle sue applicazioni.
Nato il 15 aprile 1452 ad Anchiano, vicino Vinci, in provincia di Firenze, Leonardo non fu solamente un grandissimo pittore fiorentino ma con i suoi spostamenti per le corti italiane e europee riuscì ad esplorare, anche al di fuori delle terre medicee, nuove tecniche pittoriche, forgiando inoltre idee innovative (architettoniche, urbanistiche e militari), messe al servizio di volta in volta dei grandi signori del tempo. Cresciuto nella bottega del Verrocchio, egli dimostra fin da subito il suo incomparabile e leggiadro tocco, capace di penetrare, sondare e rendere i più impercettibili moti dell’animo: gli “affetti”.

Si dimostra un perspicace osservatore della natura umana, non solo dal punto di vista psicologico ed emotivo, ma dedicandosi anche a continue osservazioni del corpo umano e trascrizioni dei suoi studi di anatomia, accompagnati inoltre da quelli sul grottesco e da sagaci caricature.
A Milano sarà al fianco del suo grande committente, Ludovico Sforza, detto il Moro, signore della città, per il quale lavorerà al colossale monumento equestre in memoria di Francesco Sforza, padre del duca. Qui il nostro pittore vivrà per due decenni, nella veste di ingegnere, architetto, scultore, pittore, musico (amava infatti comporre con la lira), scenografo e costumista di corte, non solo dipingendo ma anche progettando, soprattutto opere di ingegneria civile e militare.

La banconota è riprodotta a grandezza naturale su una foglia in oro a 23kt, racchiusa tra due strati di pvc. La stampa policroma bifacciale della banconota è stata ottenuta attraverso un metodo molto complesso e sofisticato.

Tecnica della laminazione dell’oro

L’oro puro viene legato con una minima percentuale di argento e rame (42 millesimi) che gli conferisce una maggiore resistenza meccanica. Attraverso un lungo processo di laminazione e ricotture, il prezioso metallo viene portato a spessori incredibilmente ridotti (12 micron), pur mantenendo consistenza e tenacità.

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